Spero di fare gentile omaggio:
Clistere, peretta o pompetta
Scritto da Franco Ognibene
Categoria: Tecniche e tecnologie
Pubblicato: 21 Agosto 2013
Tecniche infermieristiche
Il clistere la peretta o la pompetta, sono molto utilizzati per la pulizia e l'evacuazione dell'intestino, sono tecniche apparentemente più semplici che l'infermiere è chiamato ad effettuare.
L'infermiere interviene qual'ora la persona non sia in grado di fare da solo, quando è un azione terapeutica oppure se sono le prime volte ed avere un aiuto professionale potrebbe essere utile.
La differenza principale fra clistere, peretta o pompetta è nella dimensione dei volumi introdotti nell'intestino, il clistere può essere da 0,5 a 2 litri, la peretta o la pompetta da 0,1 a 0,2 lt.
La peretta oggi è un prodotto che si compra in farmacia come oggetto ad uso personale e si riempie con soluzioni di diverso tipo a seconda delle necessità.
Abbiamo un ampolla un contenitore di piccole dimensioni con una cannula all'estremità niente di complesso, la cannula ha una misura utile per restare entro l'ampolla rettale.
Le preparazioni sono acquistabili in farmacia non conviene improvvisarsi con i consigli tetti in giro e preparati in casa perchè la mucosa rettale è delicata e se va incontro ad irritazioni non va bene.
Prodotti pronti sono i microclismi o i sorbiclis, monouso ed igienici.
In generale, quali sono le condizioni più frequenti che richiedono lo svuotamento dell'intestino?
Ci sono motivi fisiologici, o di mercato, nel web si trovano le indicazioni più disparate per l'igiene dell'intestino ma le motivazioni più importanti sono quelle cliniche per mantenere la regolarità dell'alvo, la preparazione ad interventi chirurgici, oppure la rimozione di fecalomi o situazioni di sub occlusione.
-La regolarità intestinale è fisiologica ma in tante persone il cambio di ambiente di dieta o lo stress post operatorio possono portare ad un aumento dei giorni in cui non avviene l'evacuazione spontanea, questo porta alla formazione di feci dure e quindi alla difficoltà di un espulsione spontanea, che può solo peggiorare. Una semplice peretta evacuante può risolvere.
-Come preparazione ad interventi chirurgici o esami sul sul retto è prassi che se si è in ospedale sia l'operatore sanitario ad effettuare una peretta leggera, ma ciò non toglie che per interventi in day surgery sia effettuata in autonomia dal paziente stesso al domicilio.
-In caso di stipsi conclamata e nota c'è già una stimolazione dell'intestino con lassativi una dieta adeguata e il controllo medico ma questi possono non essere sufficenti. Ci sono persone che soffrono di stipsi, o tendono alla formazione spontanea di fecalomi, senza entrare nel merito che siano collegati a diete sbagliate o meno è necessario evitare la formazione di fecalomi che possono portare anche ad blocco intestinale fino alla subocclusione.
La situazione che porta alla formazione di fecalomi ed alla realizzazione di una condizione di subocclusione è progressiva, non evacuazione per giorni, problemi ad alimentarsi, malessere, dolori addominali ecc.. ci sono il segnali che ci aiutano a capire che bisogna provvedere prima di solito un buon punto di riferimento è la non evacuazione spontanea per 2 giorni e il terzo bisogna provvedere.
Cosa fa un clistere?In pratica viene introdotto un liquido che ha la duplice funzione, aumentare la massa e ammorbidirla per favorirne l'uscita.
Gli step importanti sono pochi.
-La sede di introduzione... deve essere visibile, può sembrare una sciocchezza, ma potremmo avere delle emorroidi vegetanti all'esterno che mostrano false vie o peggio formazioni neoplastiche che possono sanguinare facilmente e possono richiedere a nostra valutazione... di non proseguire.
-La sonda, piccola e rigida della peretta/pompetta, arriva fino all'ampolla rettale.
-La sonda lunga viene usata negli enteroclismi, i clisteri veri e propri a volumi alti e se ben posizionata supera l'ampolla rettale fino all'intestino, ma la risalita deve essere continua e senza incontrare ostacoli, la presenza di masse fecali può impedirne la risalita, non si deve insistere con forza l'intestino ha una parete molto delicata.
NON si deve forzare o insistere se c'è un ostacolo è necessario fermarsi.-La compliance, la collaborazione è un elemento portante.
-La posizione consigliata e più efficace è sul fianco sinistro e restarci il più possibile in questo modo il liquido scende nel sigma e si distribuisce nel colont riducendo lo stimolo diretto nell'ampolla rettale, di solito 5-10 minuti è un tempo adeguato ma dipende dal nostro paziente.
-Se possibile, stimolo permettendo è necessario evacuare in bagno, la posizione seduta consente di liberarsi bene.
Quindi tutto facile?No, se lo svuotamento dell'intestino avviene in bagno è necessario continuare la sorveglianza del nostro assistito, non sappiamo la dimensione della massa fecale da espellere e se avviene in modo imponente c'è la possibilità di crisi vagali e lipotimie meglio non rischiare di cadere in bagno.
Se si procede da soli le prime volte sarebbe opportuno non essere mai a casa da soli ma con una persona di fiducia, mi ripeto, le cadute in bagno sono fra gli incidenti domestici più frequenti e seri.