Una pazza domenica sera
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- Pubblicato Lunedì, 06 Maggio 2013 16:23
- Scritto da Vysotsky
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Una pazza domenica sera
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Tutto ebbe inizio nel pomeriggio durante una concitata telefonata tra il noto allenatore parrucchino Antonio Conte e il nostro incursore più temibile: il tecnico rubentino prometteva a Ks uno scudetto pulito e senza brogli già entro il primo pomeriggio; per contro egli avrebbe dovuto tingersi i capelli di fucsia e portarli secondo la sua pettinatura demodé per almeno tre giorni. Accettato di buon grado il patto, Ks si riuniva in ritardo agli altri Tornado; la sua voce da trans tradiva i festeggiamenti già avvenuti, tuttavia era tra i primi a prendere posto a bordo del Chinook per la prima side mission con ACE e ACRE. Gli obiettivi della missione erano liberare delle postazioni di trivellamento petrolifero da preponderanti forze nemiche. L'incarico, già reso arduo dall'alta presenza di blindati nemici, si complicava ulteriormente a causa di una perdita di gas dall'impianto di raffreddamento del CH-47 che rendeva la maggior parte dei fanti dei piccoli Rambo in erba e intolleranti agli ordini e alla collaborazione. Iniziava così uno scontro a fuoco impari, che si aggravava a causa di una ulteriore telefonata tra il gatto morto in testa a Conte e Ks: purtroppo il felino asseriva che il suo padrone non poteva garantire per l'onestà della sua squadra, inoltre confermava che gli scudetti erano 29 e non 31. A questo punto Ks si scatenava: armato di un FGM-148 Javelin e di un MK-17 ACOG, iniziava a colpire qualsiasi cosa respirasse nel raggio di 3 km, riducendo in brandelli blindati, fanti nemici, amici, conigli selvatici e insetti vari. A causa di questa furia omicida gli veniva assegnata una speciale parrucca fucsia con la scritta "Teamkiller"; la riorganizzazione in piccoli gruppi dei Tornado faceva il resto portando la squadra al completamento della missione con successo.
Il secondo incarico era liberare dei civili in una cittadella in mano a talebani; le forze nemiche presenti, pur eguagliando il numero della precedente side mission, stavolta non presentavano problemi grazie ad una totale organizzione dettata dai capisquadra. In poco meno di 10 minuti, le forze nemiche soccombevano sotto il pesante fuoco dei Tornado da un'altura; si provvedeva quindi al trasporto dei civili a bordo del solito Chinook. Probabilmente non essendosi ancora ripreso dalla fuga precedente di refrigerante, il pilota continuava a dire che gli USA non fanno prigionieri e che non si tratta con i terroristi. Dopo queste parole staccava di netto la cloche dell'elicottero con un poderoso morso, portando alla morte tutti i fanti, i civili e alcuni giapponesi che dal basso ci filmavano con le videocamera.
Le immagini più rappresentative della serata:
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